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TFR: Meglio in azienda o in un fondo pensione? | Damiano Baldelli
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TFR: Meglio in azienda o in un fondo pensione?

Il  TFR (Trattamento di Fine Rapporto) è una somma, calcolata sul totale del salario annuo, che l’azienda trattiene per poi versarla, alla fine del rapporto lavorativo, al lavoratore stesso.

Da qualche anno, anche in Italia (finalmente, aggiungiamo) è possibile scegliere di destinare il TFR anche ai fondi pensione.

Qualcosa di cui i nostri padri avevano sentito parlare solo nei film americani, ma che oggi è diventata invece la migliore alternativa per investire il tuo TFR.

Nella breve guida di oggi ti spiegherò perché, lasciandoti poi la possibilità di contattarmi se vorrai saperne di più.

Sì, il mondo è cambiato, e non rimarrai per tutta la vita nello stesso posto di lavoro

Se mi segui da qualche tempo ti sarai accorto che mi piace metterti davanti alla realtà, anche quando è dura.

Soprattutto per i più giovani, quelli che sono entrati nel mondo del lavoro relativamente di recente, le cose sono cambiate radicalmente.

E sono cambiati anche i rapporti con il TFR.

Quello che accadeva un tempo era questo: si lavorava per 25, 30 anni nella stessa azienda e ci vedevamo riconoscere, al termine del rapporto lavorativo, una somma importante, che ci avrebbe fatto vivere almeno i primi anni della vecchiaia con un certo agio.

Oggi le cose, come ho già detto, non stanno più così.

Perché il TFR ci verrebbe versato ad ogni cambio di posto di lavoro. Con un risultato preciso: pagarci subito le tasse (che come vedremo sono più alte per il TFR rimasto in azienda).

Si prendono dunque pochi soldi (anche se magari più volte nella vita), vengono tassati e si riparte da zero ogni volta.

Il contrario esatto del motivo per il quale è nato il TFR (e del motivo per cui è vantaggioso per i lavoratori).

2. Quando lasci il TFR in azienda paghi più tasse

Il secondo problema riguarda quello della tassazione.

I versamenti volontari verso i fondi pensione sono deducibili fiscalmente, fino ad un massimo di 5.164,57. Il che vuol dire che potrai dedurre la somma che viene versata nel fondo pensione dal tuo reddito dichiarato.

Questo è il primo vantaggio fiscale, che però si accompagna ad un altro importantissimo vantaggio.

Sì, perché il TFR ritirato direttamente viene tassato con aliquote molto alte.

Seguimi un attimo, perché ti spiegherò come funziona.

  1. Si prende il TFR lordo
  2. Si moltiplica per 12
  3. Si divide per gli anni di servizio
  4. Si applicato l’aliquota media di tassazione degli ultimi 5 anni prima del termine del rapporto di lavoro.

Il che vuol dire che con le aliquote attuali pagherai il 23% sulle somme superiori ai 15.000 (che risulterebbero dal calcolo) e poi a salire molto di più.

Un sistema di imposizione progressivo identico a quello dell’IRPEF che conviene molto poco, soprattutto a chi ha accumulato un buon TFR.

Al contrario per la previdenza complementare, di cui i fondi pensione fanno parte, esiste un regime di favore fiscale.

L’aliquota massima in questo caso è del 15% (più bassa dell’aliquota minima IRPEF!) e la più bassa arriva al 9%.

L’aliquota parte dal 15% e scende dello 0,30% annuo, fino ad arrivare ad un minimo del 9%.

In questo caso dunque più anni si rimane nel fondo pensione, più la cosa si fa conveniente.

3. Investire o marcire: perché lasciare i propri denari a dormire sui conti aziendali?

Non sono qui per venderti investimenti o qualche formula per diventare ricco in pochi giorni.

Voglio soltanto sottolinearti che in realtà potresti fare molto con il tuo TFR, soprattutto affidandolo ad un buon fondo pensione.

Anche scegliendo una formula molto conservativa e dunque senza grossi rischi sul mercato, nel corso degli anni vedresti il capitale versato crescere, anche grazie alla “magia” dell’interesse composito.

Un vantaggio enorme rispetto a chi lascia il proprio TFR dormiente nelle casse aziendali, dove invece non solo non sarà in grado di produrre alcun risultato, ma dove verrà anche attaccato dall’inflazione.

4. Sì, sei sicuro tanto quanto lo saresti a lasciare il tuo TFR in azienda

Conosco molto bene l’avversione degli italiani verso qualunque tipo di strumento finanziario e in parte la condivido.

Negli anni passati se ne sono fatte infatti di cotte e di crude nel settore, con qualcuno che ha finito per scottarsi.

Devo però spezzare una lancia a favore dei fondi pensione, che sono di gran lunga quelli maggiormente regolamentati dal legislatore.

E posso metterci la faccia quando ti dico che i fondi pensione appunto sono dei fondi ultrasicuri.

Non nel senso che guadagneranno per forza cifre fantascientifiche, ma semplicemente che terranno al sicuro il tuo denaro.

Perché tutte le SGR, SIM o qualunque altro tipo di società di gestione sono obbligate per legge a tenere i capitali versati dai partecipanti ai fondi in conti separati da quelli aziendali.

E che sono giuridicamente separati!

Che vuol dire questo? Vuole dire che anche in caso di fallimento della società di gestione, potrai essere certo al 100% che il tuo denaro sarà al sicuro.

Non è vero che devi correre rischi eccessivi: puoi scegliere

Anche tra la gestione puoi sicuramente scegliere, nel senso che potrai orientarti verso prodotti più o meno rischiosi, ovvero verso prodotti che cercano un guadagno maggiore a fronte di maggiori rischi, oppure verso prodotti che decidono di correre meno rischi per avere meno guadagni.

La decisione, nonostante si tratti appunto di un prodotto gestito, è tua e soltanto tua.

E comunque sei più libero di chi lascia il TFR in azienda, dove il denaro è nella disponibilità esclusiva del datore di lavoro, e non comunque nella tua.

Una maggiore facilità di anticipo

Pensi di poter aver bisogno di un anticipo? Il fondo pensione ti garantisce un’elasticità decisamente maggiore.

Ti faccio qualche esempio per renderti conto di come potresti muoverti nel caso di bisogno:

  • Spese sanitarie: puoi richiedere al massimo il 70% del TFR lasciato in azienda, per un massimo che ti spetterebbe dopo 8 anni di servizio. Con il fondo pensione invece arrivi all 75% della somma totale!
  • Acquisto prima casa (anche per i figli): stesso discorso delle spese sanitarie, mentre con il Fondo Pensione arrivi al 75% di quanto avresti maturato dopo 8 anni;
  • Altre esigenze: con il TFR lasciato in azienda non puoi. Con i fondi pensione puoi ottenere il 30% maturato in 8 anni.

Una differenza anche questa importante, che si somma alla possibilità che hai con il fondo pensione di ottenere più volte un anticipo.

Anche questa possibilità che ti è preclusa se dovessi lasciare il TFR in azienda.

Tu non versi, ma versa l’azienda

Chiudo con la ciliegina sulla torta. Ti stai costruendo un portafoglio gestito di investimento, una sicurezza per il futuro, senza che tu debba sborsare neanche 1 euro.

Il TFR, invece che essere trattenuto in azienda, sarà versato dalla stessa nel fondo pensione. Senza preoccupazioni e senza ulteriori esborsi per te.

Ti ha stuzzicato l’idea? Vuoi saperne di più? Clicca su questo link per avere maggiori informazioni

Sarò più che felice di illustrarti quali sono i migliori prodotti “fondo pensione” che rispecchiano le tue necessità.

    Sono un consulente assicurativo, lavoro con più compagnie per poter offrire al cliente il miglior prodotto in base alle sue esigenze.

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