Sei davvero sicuro che il libretto postale sia una buona idea per garantire il tuo futuro?
Lo abbiamo sempre visto – anche io ne sono colpevole – come il non plus ultra del risparmio e della sicurezza.
Sul fatto che i depositi nei prodotti di Poste Italiane siano sicuri possiamo tutti convenire, ma sul fatto che siano anche utili in altro senso, la penso diversamente.
Ed è proprio per questo che ho deciso di dedicare qualche riga di approfondimento al tema libretti di risparmio.
Sì, una delle formule di risparmio storicamente più utilizzate in Italia e una di quelle che, almeno a mio avviso, dovrebbero essere tra le prime ad essere riconsiderate per peso specifico del tuo portafoglio.
Ti rispondo subito alla domanda che ho posto in principio di questa guida: no, non c’è affatto da star sicuri che scegliere un libretto postale sia la scelta giusta.
Soprattutto se quello che vuoi è ottenere il massimo dal capitale che stai accantonando.
No, non è un pregiudizio verso il libretto postale
Non ho alcun tipo di pregiudizio verso Poste Italiane, che pur svolge un servizio meritorio per chi cerca sicurezza massima senza preoccuparsi dei rendimenti.
Il giorno in cui i depositi presso Poste Italiane saranno in pericolo – non ci sarà più da preoccuparsi del futuro, perché di futuro probabilmente non ce ne sarà, almeno economicamente parlando.
Quello che mi preme analizzare in questo specifico approfondimento è che no, non hai rendimento con il libretto postale.
E che se quello che stai cercando è di far crescere il tuo capitale, seppur con tutte le tutele del caso, la tua destinazione ideale non è necessariamente l’ufficio postale.
Hai dato uno sguardo alle condizioni contrattuali?
Immagino di no, altrimenti saresti scappato via a gambe levate, possibilmente dopo aver recuperato il capitale versato.
Perché le condizioni offerte oggi da questo tipo di strumento possono essere riassunte come segue:
- Deposita da noi il denaro, te lo restituiremo a comando
Il che è sicuramente vero, perché nessuno è stato mai raggirato da Poste e perché mai, almeno a mia memoria, si sono verificati casi di conti e denari spariti.
Ma è altrettanto vero che il denaro depositato, anche se in strumenti “semplici” e sicuri, dovrebbe rendere qualcosa.
Qualcosa che le Poste quantificano in pochi punti per mille.
Ovvero zero.
Il rendimento del libretto postale oggi è effettivamente negativo
Ti sembrerà sicuramente un’affermazione di quelle strane.
Perché dopotutto sei andato a controllare sul contratto, hai chiesto in Posta, è ti è stato garantito un interesse, per quanto striminzito sia.
In realtà stai dimenticando un importante fattore: l’inflazione.
Veniamo da anni di inflazione particolarmente bassa e, al contrario dei nostri padri, abbiamo smesso di preoccuparcene.
C’è però sicuramente da dire che a fronte di rendimenti praticamente a zero, anche la bassissima inflazione dell’Eurozona deve essere tenuta in debita considerazione.
E che se dovessimo sottrarla al rendimento nullo dei prodotti di Poste Italiane come il libretto, questo vorrebbe dire essere in perdita netta.
Hai capito bene: stai depositando il tuo denaro da Poste Italiane per farlo rimanere inerte. E per non guadagnarci nulla.
Non un grandissimo piano per il futuro, o meglio, non un programma di grande respiro.
Non farebbe alcuna differenza lasciarlo a marcire sul conto corrente.
Non farti mai gabbare dalla fiscalità di favore
La fiscalità di favore meriterebbe un discorso molto approfondito, ma non siamo qui per discuterne teoricamente, ma praticamente.
Sono sicuramente d’accordo che pagare meno tasse sia meglio di pagarne tante, almeno per le nostre tasche.
Ma devo anche sottolinearti il fatto che quando la fiscalità di favore è su un rendimento zero… il vantaggio è una frazione di zero, ovvero… zero.
Hai alternative sicuramente più valide, o che comunque dovresti prendere in considerazione
Ci sono molte alternative oggi che puoi integrare nel tuo portafoglio per avere un futuro potenzialmente più roseo.
Prodotti, magari anche strutturati, che possono permetterti di affacciarti, con tutte le tutele del caso, su mercati che abbiamo un po’ di brio in più del vecchio e stanco libretto postale.
Ne possiamo parlare anche di persona, senza alcun tipo di impegno.
Perché conosco ancora tanti, troppi clienti che hanno realizzato soltanto tardivamente di dover cambiare, almeno in parte, la composizione del loro portafoglio.
Se vuoi un investimento sicuro, puoi comunque pensare di liberarne soltanto una parte
Come ho già ripetuto più volte capisco benissimo il discorso di chi vede nel libretto postale il massimo della sicurezza.
Ma dobbiamo affrontare la questione della sicurezza finanziaria come trattiamo quella della sicurezza della vita di tutti i giorni.
Nessun sano di mente rinuncerebbe ad andare sul posto di lavoro per paura di essere investito.
Nessuno – o quasi. – rinuncia ad una sana nuotata solo per la paura di affogare.
Il rischio esiste ovunque e va gestito, magari con gli strumenti giusti, oppure andando ad organizzare portafogli dove il nostro libretto postale possa ancora giocare un ruolo.
Il ruolo della montagna inamovibile, che rimarrà lì come riserva di valore (che però si svaluta) a fare da contraltare a prodotti marginalmente meno sicuri ma di maggiore soddisfazione economica.
Anche la copertura dagli eventi inattesi è importante per il tuo futuro
Chiudo, dopo aver speso forse già troppe parole per sottolineare la realtà che si cela dietro il libretto postale, ricordandoti che pensare al futuro vuol dire anche prepararsi ad eventi che oggi sembrano molto improbabili.
Una protezione che costa poco, che può risolvere la tua vita nel momento del vero bisogno (e quella dei tuoi cari).
Qualcosa che i prodotti di Poste Italiane come il libretto non possono fare. Perché un conto è assicurarsi, un conto accantonare e deprezzare.
Anche sulla semplicità, in chiusura, avrei qualcosa da ridire
L’alfabetizzazione finanziaria di noi italiani è quella che è. Così come è la nostra propensione a capire qualcosa di nuovo, anche se potrebbe essere molto vantaggioso per il nostro futuro.
Il libretto postale, lo capisco, è lì, immutato e immutabile, garanzia che nulla, in fondo, cambia. Almeno in Italia.
E invece anche su questo ho una piccola provocazione da sottoporti: sei sicuro che il libretto postale sia lo stesso di sempre? In quale dei diversi nuovi prodotti che lo hanno integrato e sostituito sei finito, con il tuo capitale?
Anche questo è un aspetto che potremo approfondire, se vorrai, di persona.
Perché parlare del proprio futuro finanziario non costa nulla, ma potrebbe costarti molto ignorare che delle alternative oggi esistono.
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